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Tra leggi e sentenze la storia "illegale" della televisione italiana

Lo strano caso della televisione che non c'è. Al suo posto Rete 4 è una TV "abusiva". Mentre Sky non ci permette di vedere tutte le televisioni via satellite. E la Rai è sempre più sotto il controllo del governo. Intanto dobbiamo cambiare i televisori o comperare i decoder per il digitale terrestre. C'è qualcosa che non funziona?

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In piazza per il Diritto di sapere e il Dovere di informare

La libertà di stampare non è "libertà di stampa"

Saremo in tanti oggi, a Roma e in altre città, a manifestare in difesa della libertà di informazione. Chiedendo che i giornalisti con la schiena dritta non siano definiti "farabutti" e che gli altri si ricordino del dovere di informare.

3 ottobre 2009

Il simpatico faccione di Paolo Bonaiuti era molto convincente, pochi giorni fa a il Caffè di RaiNews24. Ci spiegava come basti andare all'edicola e contare il numero di quotidiani e riviste che si pubblicano in Italia, o accendere la televisione e vedere quante emittenti si possono ricevere. Per concludere che nel nostro Paese c'è libertà di stampa. E di televisione.
Allora perché il sindacato dei giornalisti ha indetto una grande manifestazione di piazza, perché quasi mezzo milione di persone ha firmato un appello, perché si sono mobilitati intellettuali di tutto il mondo per protestare contro la mancanza di libertà di espressione in Italia? Ha davvero ragione il signore delle televisioni quando sbraita che la manifestazione di oggi è una farsa?
Lo slogan "Diritto di sapere, dovere di informare" centra perfettamente la sostanza del problema. (continua)
Nella graduatoria di Freedom House quest'anno l'Italia è al settantaduesimo posto per la libertà di informazione. Molto più in alto di paesi dove la democrazia non c'è, ma molto più in basso della maggior parte delle nazioni democratiche.
"Con questa informazione, povera Italia" (14 settembre)
 
Finalmente in libreria!
Intervista di Marzia Coronati su Amisnet (17 settembre)
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Una recensione su Rinascitaecultura’s Blog (28 ottobre)
Piemonte: finalmente si parla del satellite per la TV digitale (23 settembre)
Mi iscrivo nell'elenco dei farabutti (16 settembre)
Tivù Sat sotto esame all'AGCOM. Ritorna il decoder unico? (15 settembre)
Ancora in primo piano
Giornali in crisi. Sempre più giornalisti perdono il lavoro, nessuna prospettiva per i giovani. Si scende in piazza per chiedere libertà di informazione. E gli editori se la prendono con Google, che indirizza i lettori sui loro siti.
Anche l'informazione fa causa. A se stessa.
Il raid dell’Antitrust italiana su Google News (A. Monti)
Avvio istruttoria nei confronti di Google Italy (La decisione dell'AGCM)
Forse il 31 luglio 2009 potrebbe essere ricordato come il primo giorno della TV "libera" in Italia.  Forse. Perché il "duomonopolio" non morirà facilmente. Si difende anche con i costi e le complicazioni di tre decoder, di cui due inutili.
"Tivù". La nuova televisione o la vecchia anomalia?
Per evitare la procedura di infrazione il governo "inventa" cinque nuovi canali terrestri. Che di fatto saranno tre. E il nuovo consorzio Tivù Sat si scontrerà col problema del decoder blindato di Sky, che non riceve altri canali.
TV digitali, grandi manovre in terra e in cielo
Sui problemi dello switch-over dalla televisione terrestre analogica a quella digitale si registrano lamentele non sempre giustificate e si leggono notizie non sempre corrette. Cerchiamo di mettere in chiaro qualche punto importante.
Tutta la verità sul digitale terrestre

InterLex - Anno XIII N. 395 - 3 ottobre 2009 © Manlio Cammarata 2009

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