Home Curriculum Blog Mappa del sito E-mail Storico
Tra leggi e sentenze la storia "illegale" della televisione italiana

Lo strano caso della televisione che non c'è. Al suo posto Rete 4 è una TV "abusiva". Mentre Sky non ci permette di vedere tutte le televisioni via satellite. E la Rai è sempre più sotto il controllo del governo. Intanto dobbiamo cambiare i televisori o comperare i decoder per il digitale terrestre. C'è qualcosa che non funziona?

Iacobelli editori
In libreria e on line
Per saperne di più
BLOG

 

- BLOG
A volte in agosto succedono cose strane. Il blog dell'anomalia non va in vacanza.
La censura di "Videocracy", incredibile autogol della Rai (28 agosto)
Il documento: Videocracy: così la Rai spiega la censura
Noi tecnici abbiamo sbagliato qualcosa? (Giorgio, 27 agosto)
Arriva il primo decoder Tivù Sat. Ma è nascosto (26 agosto)
La Rai perde ascolti e forse qualcosa si muove per i decoder di Sky (22 agosto)
Spettatori furiosi per i canali oscurati su Sky. Ma non sanno che... (14 agosto)
La Rai sotto attacco nella guerra delle "piattaforme" (5 agosto)
RaiSat "scende" da Sky. E Tivù Sat non è nei negozi (1. agosto)

Verso la fine del monopolio di Sky e del suo decoder blindato

"Tivù". La nuova televisione o la vecchia anomalia?

Forse il 31 luglio 2009 potrebbe essere ricordato come il primo giorno della TV "libera" in Italia.  Forse. Perché il "duomonopolio" non morirà facilmente. Si difende anche con i costi e le complicazioni di tre decoder, di cui due inutili.

27 luglio 2009

Lo slogan che accompagna il logo Tivù Sat dice "Libertà di visione". Ma ufficialmente la piattaforma - gratuita - viene presentata come tappabuchi, la soluzione per far vedere i canali del digitale terrestre anche a chi risiede nelle zone d'ombra del segnale. Uno strano understatement. Di fatto, se saranno mantenute le promesse, Tivù Sat offrirà anche alle piccole emittenti la visibilità su tutto il territorio nazionale, a un costo molto basso: ventimila euro l'anno. Spiccioli, di fronte ai costi di gestione di una rete di trasmettitori terrestri.
Tuttavia il lancio di Tivù Sat è accompagnato da molte critiche: nuovi costi per gli utenti, altri vantaggi per Mediaset, violazione delle normative antitrust e via protestando. Cerchiamo di capire gli aspetti positivi e quelli problematici della nuova piattaforma.(continua)
Ancora in primo piano
Per evitare la procedura di infrazione il governo "inventa" cinque nuovi canali terrestri. Che di fatto saranno tre. E il nuovo consorzio Tivù Sat si scontrerà col problema del decoder blindato di Sky, che non riceve altri canali.
TV digitali, grandi manovre in terra e in cielo
Inutile o indispensabile?
Sui problemi dello
switch-over dalla televisione terrestre analogica a quella digitale si registrano lamentele non sempre giustificate e si leggono notizie non sempre corrette. Cerchiamo di mettere in chiaro qualche punto importante.
Tutta la verità sul digitale terrestre
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - Delibera N. 427/09/CONS
Consultazione pubblica sullo schema di provvedimento relativo alle procedure per l'assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre e misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza (29.07.09)
Lingua lessa e cervello fritto
Scienza della comunicazione?
L'accesso alla professione e la condizione dei precari
L'articolo del 14 maggio Ordine dei giornalisti: inutile proposta di legge ha suscitato un certo interesse e anche una risposta da parte dell'ufficio comunicazione dell'Ordine. La discussione è aperta ai contributi di tutti.
Giornalisti e precari: la casta dei "giornalari"
Il blog dei giornalari - Aggiornamento 9 giugno
Il testo vigente della legge sul diritto d'autore finalmente ricostruito

InterLex - Anno XIII N. 392 © Manlio Cammarata 2009

Informazioni di legge