No, questa qui sopra non è la classica foto in bianco e nero scattata con un filtro rosso. E' quello che resta di un cielo blu intenso in una diapositiva a colori leggermente sottoesposta, per la resa corretta dei valori di bianco dell'edificio.
Si è perso il blu, si è perso l'azzurro degli infissi e dei particolari architettonici tipici delle costruzioni tutte bianche, come vuole la tradizione di queste zone del Nord Africa.

Colpa delle diapositive Kodak Ektachrome "professional", che nel 1977 richiedevano ancora il vecchio trattamento E3. Mentre le diapositive "normali" passavano, proprio in quel periodo, dal trattamento E4 al trattamento E6. La serie E6 professionale sarebbe arrivata dopo. Oggi le diapositive E6 (e anche le E4), se ben conservate, mantengono colori accettabili, che possono essere corretti. Mentre le "professionali" E3 sono irrimediabilmente deteriorate, anche nei grandi formati.

Tunisia 1977. Appunti per un reportage mancato

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In bianco e nero, perché il tempo ha cancellato il colore

20 febbraio 2023
La Tunisia del 1977 era da vent'anni una repubblica indipendente. Il presidente Habib Bourghiba aveva avviato nel 1957 un grande progetto di modernizzazione del Paese.  Modernizzazione che non si nota in queste foto, scattate in piccoli centri vicino alla costa nel Nord (si sono persi anche gli appunti che forse mi darebbero la possibilità di individuare i luoghi): tutte le donne sono velate.
Purtroppo manca all'appello almeno un rullino di fotografie di Tunisi, dove – se la memoria non mi tradisce – c'erano molte donne in abiti "occidentali".
Sarebbe interessante ripercorrere oggi l'itinerario del '77 per vedere se nei paesi ci sono anche donne senza velo, se ci sono ancora pecore alla catena, come nella foto qui a sinistra.
Per capire se il Nord dell'Africa, nel 2023, non è solo un grande pozzo di petrolio e di gas.
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