Manlio Cammarata repoprter Manlio Cammarata reporter - Archivio 2006-2013
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Lingua lessa e cervello fritto

Titoli verticali, orizzontali, cervicali

04.08.08
Come vanno scritti i titoli sulle coste dei libri, dall'alto in basso o dal basso in alto? Da noi vige il libero arbitrio: ogni editore fa a modo suo. Negli USA, invece, c'è una regola della Libreria del Congresso che prescrive che i titoli vadano scritti dall'alto in basso. Perché?
La ragione è semplicissima: quando il libro è appoggiato su un tavolo, o infilato orizzontalmente in uno scaffale, se il titolo sulla costa è scritto dall'alto in basso, si legge dritto. In caso contrario si vede capovolto e quindi è di più difficile lettura.

E' una considerazione così elementare che stupisce constatare che in troppi non ci pensano. Un tipico esempio di cervello fritto.
L'anarchia ha però un effetto collaterale positivo. Infatti, quando siamo davanti a una libreria, per leggere titoli che si alternano dall'alto in basso e viceversa, siamo portati a inclinare la testa da destra a sinistra e da sinistra a destra in continuazione. Una ginnastica ottima per mantenere giovani le vertebre cervicali e prevenire l'artrosi.

Post scriptum. C'è un'abitudine peggiore di quella di scrivere sulle coste i titoli dal basso in alto: non metterli affatto. E' tipico di molto saggi universitari, ricerche e simili. Con il risultato che il tomo riposto nello scaffale diventa presto introvabile.

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