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Lingua lessa e cervello fritto

"Sembra essere" uno strazio della lingua

06.02.07
Il congiuntivo è in crisi. E non da oggi. Questo modo verbale consente efficaci sfumature espressive, aiuta a distingue la realtà dall'ipotesi, addolcisce le affermazioni più drastiche. Ma richiede anche una padronanza sintattica che non è di tutti, specialmente quando si accoppia con l'ancora più ostico condizionale.
"Mi sembra che la coalizione è solida", dice il politico in TV. E non si capisce se per goffaggine autentica, per cercare di non parlare in modo diverso da quello di molti suoi elettori o, con improbabile astuzia, per dare al suo discorso un tono più deciso di quello che risulterebbe dal congiuntivo "sia".

E fin qui va bene, o facciamo finta che vada bene, accettando la forma popolare. Quello che non va bene è il sempre più imperante "La coalizione sembra essere solida". E' atroce.
Il doppio ausiliare colpisce come un proiettile di saccente cafonaggine espressiva. Anzi, come una raffica di proiettili, perché ormai si è diffuso su ogni mezzo di informazione, dal programma televisivo più "nazional-popolare" all'informazione stampata di tono più alto.

"Sembra essere", con altre analoghe espressioni, è un modo per schivare i rischi del congiuntivo? Forse. Certo, non è sbagliato. Ma comunque è un intollerabile peso morto aggiunto al discorso e in molti casi ne annulla l'efficacia.
"Mi sembra che tu sia scemo" è un modo corretto e gentile per insultare qualcuno, con la grazie del congiuntivo.
"Mi sembri scemo" è più diretto, onestamente offensivo, con l'efficacia dell'indicativo.
Ma chi si offende sentendosi dire "Mi sembri essere scemo"?

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