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Lingua lessa e cervello fritto

Se un architetto ha il nome di un quartiere

27.03.10
Il settimanale del TG3 del Lazio mi ha informato poco fa che il quartiere Coppedè di Roma è stato disegnato dall'"architetto omonimo". Singolare coincidenza, questa di un architetto che ha lo stesso nome del quartiere che progetta! Credevo che il quartiere si chiamasse così perché disegnato da Gino Coppedè.

Le improprietà di linguaggio, desolanti esempi di cervello fritto, non mi lasciano tregua. Sfogliando a caso l'agenda sulla quale annoto (quando ne ho la forza...) gli strafalcioni più clamorosi, trovo alcune perle che vale la pena di citare. Eccole.

"Il fronte della frana è esteso per xx chilometri quadrati" (da un TG regionale del 15 febbraio scorso). Chilometri quadrati? La misura di un fronte è lineare, non è una superficie.

"Il misuratore... il metronomo... mi dicono che si chiama idrometro" (dal TG3 dell'8 gennaio, quando si temeva che il Tevere straripasse). Lo stesso giorno, ma al TG1 della sera, "le acque del Tevere sono sotto stretta osservanza". Di quali norme? Forse erano sotto attenta osservazione.

Sempre parlando di maltempo, il 6 gennaio il TG3 dava conto dei problemi in Umbria. E, "sempre in Umbria, nel pesarese...". Ma Pesaro è nelle Marche.

Vogliamo ancora parlare del costo della vita, che "è il più basso da cinquant'anni" (da diversi TG del 4 gennaio)? Strano che nessuno se ne sia accorto: provate voi a fare la spesa con gli stessi soldi di cinquanta anni fa!
Quello che è basso è l'aumento del costo della vita: si confonde la variazione con il valore assoluto.

Ci sto prendendo gusto e vado a guardare l'agenda dell'anno scorso. Ecco dal
TG1 del 28 dicembre 2009: "Somministrare le multe".
E il 17, tre giorni dopo l'aggressione al presidente del Consiglio, da Milano ci informavano che "le tracce dell'aggressione sono ancora in corso".

Ne ho abbastanza. Ma, al momento di chiudere, mi cade l'occhio su un appunto che riguarda il TG1 della sera del 14 dicembre (sempre a proposito dell'aggressione in piazza Duomo):
"Svelenare il clima";
"Calmierare il dolore".

No, non c'è nulla che possa "calmierare" il dolore di un modesto cultore della lingua italiana. Il dolore forse si può lenire, attutire... Ma per calmierarlo sarebbe necessario immetterne una grande quantità sul mercato. Troppo doloroso!

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